lunedì 11 gennaio 2010

Tamarri nel far west


Sorpreso dal fatto che il jet lag non mi ha più di tanto tagliato le gambe esco di casa e mi aggiro per le strade di Winstor, il quartiere in cui sono ospitato, dove al suo interno c'è la famosa “chappel street” una lunga e coloratissima via piena di negozi di ogni genere e tipo.

A prima vista le diverse forme delle facciate e i colori sgargianti mi fanno venire in mente una città del far west (o meglio la versione di cartone che si trova a Gardaland, visto che non sono mai stato negli States) inoltre ci sono insegne da tutte le parti in un tripudio di indicazioni e pubblicità; ma la cosa che più mi ha sconvolto è stata l'enorme scritta “ENTRY” posta sopra l'ingresso di una chiesa, mentre i bazar cinesi vendono le stesse cose che si trovano in italia, e (cosa alquanto inquietante) anche l'odore è lo stesso!
Qui non siamo nella city in mezzo ai grattacieli, ma in un colorato quartiere dove anche le singole case (non esistono condomini o palazzi con più appartamenti) sono l'una diversa dall'altra, un malato di epilessia avrebbe qualche problema ad aggirarsi per le strade eheh.
Sono ospitato in una casa veramente carina! Su due piani, con camere da letto, salotti e un'enorme cucina!... peccato che i bagni siano organizzati in modo alquanto bizzaro, in pratica ci sono due “toilet” con solo un cesso tutto solo e un bagno grosso con doccia, vasca e lavandino e niente cesso... per la mancanza del bidet me ne sono fatto una ragione, ma anche dividere il cesso dal resto mi sembra eccessivo!


Quando si dice che “l'acqua del cesso in Australia va al contrario” si pensa sempre a un'alluvione di acqua fognaria che fuoriesce dal gabinetto in modo convulso... ecco smentiamo questa cosa una volta per tutte, l'acqua andrà pure al contrario, ma è una cosa talmente impercettibile da non farci caso, cambia il senso di rotazione... ma diciamocelo, chi di noi si è mai soffermato a guardare da che parte gira l'acqua del cesso in europa?!

Questo è un nuovo hotel vicino a chappel street, dove al piano terra è possibile visitare un mini museo, con dipinti (ovviamente malatissimi) di alcuni animali e le sculture di alcune mucche ricoperte di strani materiali (queste statue sono veramente ovunque, anche qui!)
La mia prima giornata passa in fretta e la sera l'amico di Ben che avrebbe dovuto organizzare una cena stacca troppo tardi da lavoro e così usciamo per andare a mangiare in Smith street, una via in cui ristoranti di ogni genere e tipo si susseguono (dal Thai al giapponese, dall'italiano al fast food). Alla fine siamo finiti in un'altra via... famosa per essere la via di “Little Italy”... e te pareva... se certi posti volevo evitarli alla fine sono gli altri a portarmici ahah. Inutile dire che la via “Pullula” di macchine sportive che sfrecciano... un valido motivo per spiegare il significato del termine TAMARRO ai miei amici.
Sulla pizza c'era una quantità di formaggio senza precedenti, un'ammasso di mozzarella fusa che fagocitava quella poca salsa di pomodoro presente; in ogni caso per quanto riguarda l'alimentazione in Australia scriverò presto un'altro post perchè alcune cose sono veramente allucinanti, a partire da questi ENORMI supermercati che vendono solo... alcolici!!! (come “Thirsty camel”... il cammello assetato...) qui non si esce a fare “Una bevuta” si vanno a prendere “couple of drinks” è la norma!

Ok, nella prossima puntata: surfisti, oceano, qualche video, fish and chips, e tanta crema solare (almeno quella non alcolica!)

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2 Commenti:

Alle 11 gennaio 2010 alle ore 12:14 , Blogger Leo ha detto...

oh matte certo che con l'apostrofo c'hai proprio litigato tu, eh?
oddio sono odioso.
ti prego, fai un video dell'acqua dello sciacquone, in modo da poterlo confrontare con lo sciacquone nostrano!!

 
Alle 11 gennaio 2010 alle ore 20:50 , Blogger Matthaeus ha detto...

va bene dopo vado a farlo, ma visto il tuo essere pignolo su tutti i miei errori non stupirti se dentro la toilet c'è qualcos'altro oltre allo sciaquone ahahha, scherzo :P

 

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