giovedì 14 gennaio 2010

Oceano, surfisti tamarri e "uno poco" di grasso.


Partenza la mattina, niente code sulla strada nonostante fosse Sabato e mentre il cemento lascia spazio alla vera natura australiana provo, senza successo, a cercare tra gli alberi di gomma che costeggiano la strada un koala. Questi Buffi animaletti simili a dei teneri teddy bear in realtà non hanno niente di tenero! Anzi a quanto pare graffiano e mordono!, sono come i carlini, piacciono per il loro viso bruttino.
Dopo aver mollato la macchina in un parcheggio, per raggiungere la spiaggia bisogna passare attraverso alcuni sentieri sabbiosi tra piante verdi e staccionate di legno. E se a prima vista sembra di essere a Torre del lago, dopo pochi secondi ci si pente amaramente di aver azzardato un simile paragone. La spiaggia è enorme, il triplo di una normale spiaggia italiana, il mare inoltre è trasparente a riva e azzurro a largo, uno spettacolo meraviglioso, almeno finchè non mi ha morso una squalo... Ovviamente sto scherzando eheh, il capitolo delle disavventure tragi-comiche è per il momento chiuso eheh, inoltre mi hanno detto che il mare del sud dell'Australia è praticamente privo di squali, essi si trovano maggiormente (insieme alle famigerate meduse) sulla costa tra Brisbane e Sydney, ad Est.
La giornata “marina” era già entrata nel vivo in precedenza, quando ci siamo fermati in un fast food che vende solo “fish and chips” (ovviamente di ogni tipo possibile), tutto buono, anche se incredibilmente grasso! Il posto pullula di surfisti, ovvero una mandria di tamarri palestrati con i capelli biondi e canotta aderente; anche le ragazze vestono molto “stretto” o meglio “striminzito” con mini pants e top coloratissimi.

I negozi vicino alla costa

Dopo essere stati per 6 minuti sulla prima spiaggia, siamo costretti ad abbandonare la zona, in quanto una tempesta di sabbia (nonostante il tempo bellissimo) impedisce di fare qualunque cosa... dopo essermi steso per un minuto sull'asciugamano ero “parzialmente” ricoperto come una mummia di sabbia eheh.
Dopo una mezz'oretta di macchina raggiungiamo un'altra spiaggia, più in là di prima, e dopo la visita a questo fantomatico “lighthouse” famossissimo in australia per essere presente in un famoso tv show, raggiungiamo la nuova spiaggia... ancora più meravigliosa della precedente, a pochi passi da piccoli rilievi che costeggiano la strada.


verso il tramonto, poco prima di andare via

In spiaggia ci raggiunge un'amica di Ben, tale “Candice” ovvero una figa disumana, che mangia tacos ricoperti di salse e formaggi senza ingrassare o avere brufoli! Beata lei... mentre io sono qui a combattere selvaggiamente contro la crescita di giganti brufolazzi made in australia, o meglio “made in fritto”.
Sulle strade sono presenti moltissimi negozi di surf e di costumi Quicksilver... anche se a dire il vero il tasso di concentrazione di negozi formati Quicksilver raggiunge lo stesso livello di un McDonald (anche se come scoprirete, esso non è né il fast food più diffuso, né il posto in cui cibarsi di porcherie più richiesto... parlo infatti del famigerato “7 Eleven”, che dai felici ricordi danesi di un passato inter-rail riappare qui all'angolo di ogni strada del centro... è veramente INCREDIBILE, ce ne saranno una quarantina soltanto nel centro, “la city”, di Melbourne.
In ogni caso le spiagge australiane vanno bene soltanto per fare surf e sbattersi nelle onde, tutti usano creme a schermo quasi totale, per non bruciarsi, o meglio per non contrarre un tumore! In quanto ci troviamo proprio sopra il buco dell'ozono!.

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1 Commenti:

Alle 17 gennaio 2010 alle ore 02:46 , Blogger Leo ha detto...

SOPRA il buco dell'ozono?? ma sei in australia o su marte? ahahaha
a parte questo piccolo refuso (che non potevo non notare)... MINCHIA che posti!

 

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