venerdì 28 maggio 2010

Il madrelingua


Risale a tanti mesi fa' il mio progetto di scrivere un telefilm con un linguista come protagonista e intitolarlo appunto "Il linguistica" una sorta di commediola basata sulle ossessioni linguistiche maniacali di un professore che giudica la gente che lo circonda in base al modo in cui parla.
Ovviamente il progetto aveva trovato il supporto di quella fissazione linguistica che avevo sviluppato in un recente passato e che ancora oggi aimeh mi attanaglia... certo che come mi sono fatto piacere la linguistica e per come l'ho studiata avrei potuto benissimo intraprendere una qualunque altra strada universitaria che per lo meno mi avesse dato l'accesso a un lavoro ben pagato. Meglio non pensare a queste cose ora... l'idea di ricominciare un'altra triennale o ricominciare qualcos'altro da zero mi fa solo venire molta rabbia e tristesssa, anche perché ormai ho 23 anni, e molto probabilmente questo sarà un anno sabbatico per lo studio..
Più passa il tempo è più mi rendo conto che l'unica cosa che so fare è... nulla! certo so usare photoshop, ma non ho nessun certificato che attesti le mie capacità e comunque non avrei le nozioni tecniche sufficienti. A questo proposito sono proprio curioso di vedere che faccia abbiano fatto quelli che cercavano un grafico e a cui ho inviato il mio curriculum in chiave rivisitata con: una laurea che non centra un cazzo con la grafica, l'immagine di un lavoro fatto per Pacific Magazine gratuitamente, le immagini dei miei quadri, e infine come ciliegina sulla torta la frase "capace di costruire installazioni luminose" con tanto di foto dell'enorme "Protect me from what I want" annessa eheh.


(Ecco una delle slide che avevo progettato da zero per Pacific Magazine e che fu addirittura molto apprezzato dai clienti!)


Ah ovviamente quelli che cercavano un grafico non mi hanno risposto eheheh ;-)

Sto per pubblicare un annuncio su internet in cui mi offro come insegnante di italiano e per stuzzicare ancora di più gli eventuali studenti ho deciso anche di offrire un servizio di "Customise Visual Aids" ovvero delle schede di lessico italiano personalizzabili in base alle diverse richieste. Speriamo che sia l'amo che faccia abboccare i miei papabili studenti, anche perché in questo momento non voglio fare il cameriere la sera, in quanto è l'unico momento della giornata in cui Ben torna a casa, per ora ho mandato qualche curriculum per lavorare in qualche bar durante il giorno... ma zero risposte, anche perché cercano tutti persone con esperienza e io di esperienza non ne ho, se non altro il curriculum è scritto in modo sapiente cercando di sottolineare le mie "capacità di lavoro di gruppo" e tante altre cazzate...

Ecco alcuni esempi di Custimize Visual Aids appositamente stravaganti per far vedere come siano autoprodotti! (potete cliccare su di essi per vedere la versione originale ingrandita)




Chiudo spiegando il motivo del titolo di questo post, ricollegandomi all'inizio e chiudendo il cerchio: "Il madrelingua in realtà era lo spin-off de "Il linguista" che narrava appunto le vicende di un novello insegnante d'italiano all'estero e i cui diritti d'autore appartengono in teoria a Madama Sbarby e che prima o poi comprerò dandole in cambio qualche pollastrin!

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giovedì 27 maggio 2010

La lingua del mistero, Persia e "l'amica nostra di tutti"


Mentre ero sul volo che da Dubai si dirigeva a Melbourne, un misterioso trio di personaggi ha alimentato i miei dubbi linguistici.
In pratica si trattava di una coppia con a seguito una piccola bambina, probabilmente nata da meno di un anno, e una vecchia signora grassottella il cui ruolo sarà stato sicuramente quello di essere la madre di uno dei due coniugi.
L'uomo sembrava fisicamente un misto tra un italiano e un magrebino, la moglie invece, in "carne" anche lei, aveva occhi e capelli neri.
In pratica durante il volo questo trio non ha fatto altro che scambiarsi con un'incredibile code-switching e code-mixing (quindi alternando e mescolando diverse lingue) frasi in italiano, inglese, un dialetto meridionale estremo, e una lingua apparentemente araba!
La cosa sconvolgente era vedere la vecchia signora parlare in dialetto e vedere gli altri due rispondere in apparente arabo; stupiva però anche la grande abilità con cui tutti e tre (anche la vecchia del sud) praticavano l'inglese con le hostess a bordo.

A questo punto tra le mille ipotesi, la più plausibile mi sembra quella secondo cui l'anziana cicciottella sia stata sposata da un generale americano venuto a liberare la Sicilia nel '43, dopodiché per amore di quest'uomo la donna ha acconsentito a trasferirsi a Malta dove si parla anche inglese. la figlia capisce l'italiano perché parlato in famiglia dalla mamma, e il marito in realtà appartiene alla seconda generazione di migranti tunisini a Malta e quindi ha insegnato alla moglie la sua lingua d'origine, e la vecchia signora per ficcanasare un po' come ogni brava suocera fa ha deciso di imparare anche quell'ardo codice; oppure questo misterioso idioma arabeggiante non è nient'altra che il famoso maltese! (per il quale dovremo quindi chiedere una consulenza al/la nostra/o amica/o Ferr/Fern-ando).

L'altra ipotesi preveda invece che la vecchia signora cicciottella fosse nata in Africa da genitori italiani in qualche colonia, e solo successivamente sia finita a Malta dopo essere stata cacciata dal suo suolo natio e respinta dal Bel paese.


E guardate che effetto nostalgia che produce quest'immagine... non ovviamente per le colonie, ma per Iraq scritto "Irak" e Iran denominato "Persia"... il che fa rilfettere parecchio, pensate a che ritorno d'immagine avrebbe oggi l'Iran se si chiamasse ancora Persia... a tutti sembrerebbe di fare salto nell'Aladdin della Walt Disney! per poi scoprire che non è più come un millennio fa! ahah


E visto che siamo in tema di lampade magiche, come non citare la cover di "Il mondo è mio" fatta da Gigi D'alessio e Anna ("l'amica nostra di tutti") Tatangelo. Non posto il link per non sporcare questo blog, al massimo lo troverete postato nella bacheca di qualche fortunato amico su facebook :D


Inoltre notare il look non da vecchia di Anna "l'amica nostra di tutti" Tatangelo, non avevo mai visto su di lei questo stile "ragazza di Scampia".

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martedì 25 maggio 2010

Alla ricerca della cura perfetta / Ladrate / Hot chocolate


Ed eccomi ritornato in quel di Melbourne, questa volta senza alcun tipo di preparazione anti jet-lag... infatti nonostante i miei amici italiani mi abbiano preso in giro quando a gennaio iniziavo a spostare l'orologio per abituarmi ai nuovi orari pochi giorni prima della mia partenza, finalmente posso dire che era una tecnica molto funzionale... anche perché questa volta è andata ben diversamente!
In pratica i primi 4 giorni (nonostante abbia dormito per 18 ore su 23 durante il mio viaggio) sono sempre stato abbastanza rincoglionito e soltanto domenica, grazie a una leggerissima sbronza, ho riallineato il mio orologio biologico.
Venerdì sera dopo essere andato allo spettacolo di una drag-queen ho iniziato a svarionare, una sensazione molto comica da descrivere, era come se fossi ciucco a livello fisico, ma con la mente sveglia!
Le fantomatiche "Pillole del sole" o meglio le "sunshine pills / tablets", ovvero delle banalissime pillole di melatonina per combattere il jet lag, (ribattezzate "del sole" in quanto allineano il ritmo dell'organismo con il ciclo del sole) comprate all'Esselunga, sono rimaste dentro la borsa dei medicinali e forse ripensandoci avrei fatto bene a fare almeno lo sforzo di ingerirne una, anche per onorare quei 21 grammi di peso totale che occupavano nella valigia...
21 grammi che dovevano essere compresi nei 30kg di bagaglio + 7 kg di bagaglio a mano, ma chissà come mai alla fine il peso totale delle suitcases ammontava alla bellezza di 41 kg... che ladrata! infatti dopo aver pesato le valigie da imbarcare al check-in ecco che è cominciato il processo di "ladrata all'italiana", con protagonista il mio bagaglio a mano che ha cominciato a riempirsi di tutti quei vestiti e maglie finite "al ballottaggio" dopo aver abbandonato la "grande valigia"; fortunatamente al televoto per il ripescaggio non ha partecipato mia mamma che avrebbe sicuramente premuto per portare una scorta di pigiami. Il problema ovviamente si porrà al ritorno, dove agli attuali 41kg si sommerà sicuramente qualcos'altro, infatti in quel di Melbourne questo furto all'italiana sarebbe impossibile visto che l'altra volta mi hanno pesato il bagaglio a mano per ben 2 volte!


Inutile dire che questa volta fare una bella camminata per l'infinito Duty Free di Dubai non è stato possibile, avendo sulle spalle il peso di 2 grasse gatte incinta.

Ed ora eccomi qua sul divano intento a spedire vari curriculum in modo invano (finché non accetterò un normale posto da cameriere...) ed aspettando che arrivi il tecnico per riparare il riscaldamento... già perché fa un freddo assassino ahhhh, Australia tropicale proprio una sega!
Ma ecco una sorpresa: si spalanca la porta, è Ben che tra un meeting di lavoro e un altro ha trovato 5 minuti per tornare a casa e darmi una fumante cioccolata calda (ovviamente versione extralarge, come si vede dalla foto).


Ho sempre sostenuto che la cioccolata metta di buon umore, e sarà sicuramente un banalissimo slogan su cui però dovrò molto premere in futuro, alle soglie dell'apertura della mia cioccolateria, che avverrà nel momento in cui non ci sarà nessun altro a papparsi le mie prelibatezze ;-)

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giovedì 20 maggio 2010

"Telefilmini mentali" nel nulla dipinto di beige


Una Dubai inedita, immersa in una fitta nebbia beige, un'atmosfera ben diversa dal pallore della grigia foschia che avvolge le mattinate padane; è una nebbia "spessa", che trasuda calore, sembra quasi sabbia sospesa nell'aree.
Questo fitto paesaggio è stato visto dal finestrino dell'aereo durante le manovre di atterraggio, le quali, molto diverse da quelle della volta precedente, mi hanno fatto temere che l'aereo stesse per inabissarsi nel golfo arabico; tuttavia lo scenario è meraviglioso, questa volta si atterra con la città che scorre alla mia destra, ad una quota talmente bassa da rendere gli enormi grattacieli degni del nome calco linguistico che portano; passato il pericolo dell'inabissamento e scartata l'ipotesi che l'aereo si andasse a schiantare al 163° piano di un palazzo, non rimaneva che l'idea di un atterraggio sull'autostrada, come già fece Jack Bauer in "24"... ma a sorpresa ecco spuntare la pista d'atterraggio

Insomma, come al solito un'eccessiva dose di telefilm e filmini mentali

Ma in fin dei conti cosa ci faccio nell'aeroporto di Dubai se non per portare a termine quello che posso tranquillamente considerare un "telefimino mentale", giusto per usare un "valecchismo", termine che dopo la mia laurea è diventato di grande moda, una sorta di nuova categoria grammaticale (la cui portata è seconda solo al fantomatico "che" polivalente) in cui è possibili infilare qualsiasi cosa: dai colpi di genio alle retinate, dai raffinati giochi metaforici a orrori linguistici.

Ora sono qui seduto a scrivere questo blog circondato da gente che non capisce la mia lingua, la sensazione interiore tuttavia è quella di non provare niente... sono partito di casa e non provavo niente, ho salutato i miei genitori e non ho provato niente, sto per cambiare radicalmente la mia vita per i prossimi sette mesi e non provo assolutamente niente, niente, niente... a dire il vero è dal giorno in cui mi sono laureato che le mie emozioni hanno cessato di pulsare, la cosa non mi stupisce, passerà, ed è altamente probabile che tra 15 ore ricominci "la rianimazione" eheh

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lunedì 17 maggio 2010

Maglie, giacconi e vanillina


Abbiamo 37 kg a disposizione (30 di valigia e 7 di bagaglio a mano) e devono bastare per tutto il guardaroba inverno / primavera / estate... durante le prove ho infilato dentro la valigia qualunque cosa... eppure il peso (aggiungendo anche computer, scarpe e cazzaate varie) è ancora moltooo lontano dal limite massimo, mi chiedo come sia possibile, considerando che al ritorno da Melbourne con tutto il guardaroba estivo ero rimasto per miracolo dentro i 37 kg massimi.
Mancano 2 giorni al ritorno, speriamo di non beccare quella maledetta nuvola di cenere... tanto il viaggio è già breve, male che vada anzichè 1 giorno di viaggio ne impiegherò 2 o 3 ahahahah
Comunque la sensazione è quella di prendere un treno per andare a Firenze, e non un cambiare 2 aerei e affrontare un viaggio intercontinentale di 23 ore...


Non è possibile far entrare generi alimentari in territorio australiano, a meno che non sia all'interno di un fantomatico elenco di cui si ignora l'esistenza... speriamo che la vanillina sia dentro di esso e soprattutto che non la scambino per qualche strana sostanza allucinogena!

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sabato 8 maggio 2010

Salto nel buio


Il 19 maggio prenderò il volo per tornare a Melbourne e stare lì fino al 20 dicembre, 6 mesi esatti fuori dal mondo.
Sono moltissimi i miei dubbi ma una cosa è certa... ci sarà da rimboccarsi le maniche e dimenticare il 110 e lode. Dovrò trovare tassativamente qualche lavoro per i primi mesi e se tutto va bene a settembre potrei anche essere selezionato per fare un tirocinio di 3 mesi all'istituto di cultura italiana o direttamente all'ambasciata italiana (che però sarebbe a Camberra).

In ogni caso il futuro si presenta ancora come una misteriosa chimera: abbandonare tutto e cambiare completamente ambito di studi (Web-design) o continuare e specializzarmi sempre di più nel campo umanistico, magari nella sezione del trasmesso televisivo?; per non parlare poi di tutte le opportunità come stages e borse di studio che potrei buttare via andando in Australia.
Ma non importa, sto ritornando in Australia per provare a ottenere quello che sto inseguendo da 23 anni... e che "ahimè" nella mia scala di valori ha molta più importanza del successo in ambito professionale.
E non importa se a dicembre ritornerò a mani e cuore vuoto, se non altro ci avrò provato!

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